Gratta gratta, scopriamo una democrazia totalitaria

Perché, a parte qualche atto di eroismo, le masse non si ribellano alle politiche sanitarie governative? Perché la Chiesa ha sposato la vulgata dei poteri ufficiali e perchè il nostro Paese è permeato ancora di cultura di Sinistra, dalla scuola ai media. Ma anche perché la democrazia in Italia ha corrotto più che costruito, ha indebolito e fiaccato più che mobilitato e impegnato. Intervento di Stefano Fontana dalle colonne della Nuova Bussola Quotidiana

In Italia la resistenza alle politiche sanitarie governative, motivate politicamente più che scientificamente e fondate sul mantenimento di una emergenza continua che permetta il controllo della popolazione e il congelamento della vita politica, c’è ma dovrebbe e potrebbe essere anche superiore. 

Ci sono anche forme “eroiche” di resistenza, come quelle di chi accetta la sospensione dal lavoro, privandosi di stipendio e contributi pensionistici, oppure di chi sistematicamente si sottopone a tre tamponi a settimana, o di chi è prepotentemente spinto a vaccinarsi sotto ricatto dell’ordine professionale cui appartiene pena l’espulsione e tiene duro. 

In generale, però, l’opposizione rimane molto significativa ma non sembra sfondare la soglia di un atteggiamento di massa, anche davanti alla prevedibile terrificante decisione di vaccinare i bambini. Mi chiedo il perché di questo fatto, pur tenendo conto che l’informazione ufficiale da due anni è propaganda, sicché anche i dati sulla resistenza non emergono con chiarezza.

Intervento del prof. Agamben (08/12/2021): 'Qualcosa di ingiusto e inumano è stato introdotto'

E' un discorso che lascerà un segno indelebile nella storia del nostro Paese quello pronunciato ieri in Comissione in Senato dal filosofo italiano Giorgio Agamben. Una commissione convocata per discutere sull'ultimo Decreto legge sul Green Pass. Ecco l'intervento integrale di Agamben.


Prima di entrare nel merito del Decreto Legge sul Green Pass rafforzato, vorrei ricordare ai parlamentari una dichiarazione di principi nota come il Codice di Norimberga. Siamo nel 1947 al momento in cui si stanno celebrando a Norimberga i processi ai medici che durante il nazismo si erano resi colpevoli di gravi crimini compiendo esperimenti a volte letali sui detenuti nei lager ed eseguendo fino alle estreme conseguenze la politica eugenetica del regime.
In questa occasione la Corte davanti agli evidenti eccessi del potere medico ritenne necessario formulare una dichiarazione sui principi etici e giuridici che avrebbero dovuto regolare il rapporto fra i medici e i soggetti umani e questo è appunto quello che chiamiamo oggi il codice di Norimberga.


La dichiarazione esordisce affermando che in questo rapporto il consenso volontario del soggetto umano è assolutamente essenziale e che questo consenso deve essere esercitato liberamente cioè, cito le parole del codice, senza l’intervento di qualsiasi elemento di forzatura, inganno, costrizione, esagerazione o altra ulteriore forma di obbligo o coercizione.

Intervento del prof. Agamben (29/11/2021): 'In Italia attuato con pretesto sanitario un vero colpo di Stato'

Il filosofo Giorgio Agamben è tornato nei giorni scorsi sul tema della gestione italiana della pandemia e sul Green Pass e lo ha fatto al IV Congresso dell'Associazione Radicale Diritti alla Follia del 13 novembre scorso. 

https://www.facebook.com/lapressamodenese/videos/1040926946685087/

Sugli intellettuali italiani è meglio non parlare, perché è vergognoso. 

Io credo che bisogna rendersi conto che in Italia è stato attuato, con il pretesto del terrore sanitario, un vero e proprio colpo di Stato gestito dalle stesse autorità del Paese. 

Tutti i principi del diritto, e anche della convivenza politica, sono stati fatti saltare uno dopo l’altro. 

Abbiamo lo stato di emergenza invece della legge. Abbiamo l’informazione imposta invece del libero dibattito. La tecnica invece della politica. Abbiamo la distanza, il sospetto e la discriminazione invece della solidarietà della convivenza.

Mi pare che stiano cambiando l’idea stessa di libertà e l’idea stessa di diritto. 
Due esempi semplici: primo, il green pass. Il green pass fa parte di quel modello politico chiamato “libertà autorizzate”. Di cosa si tratta? L’autorizzazione di un diritto è un atto che non concede nuovi diritti, ma autorizza l’esercizio di quelli già esistenti. Come la libertà di uscire di casa, andare al ristorante o prendere il treno. Diritti elementari che adesso hanno bisogno di una autorizzazione per essere esercitati. Ed è qui che si vede la cecità delle persone che pensano che il green pass sia un principio che garantisce la libertà quando la libertà autorizzata non è più una libertà, in quanto può essere revocata da chi ha dato l’autorizzazione.

L’altro punto riguarda la natura stessa del diritto. Per definizione il diritto deve essere certo: non esiste legalità senza certezza del diritto. Ora, se invece, come sta avvenendo, il governo interviene ogni 15 giorni su un problema, cambiando continuamente le regole, non c’è più legalità. Questo fenomeno non rientra nella legalità. Un diritto incerto non è un diritto. È un cambiamento enorme perché la gente si sta abituando. Per vivere, rispettando la legge, occorre che i cittadini sappiano quale è la legge e che questa sia stabile. Altrimenti si cade in uno stato di illegalità.

Questi due concetti sono importanti. Siamo entrati in questo colpo di stato, che è già avvenuto. Cambieranno il nostro concetto di libertà e di diritto. 

In fondo questo modello che fa emergere una situazione illegale insieme a quella legale, l’assenza di norme accanto alle norme, è quello che gli studiosi definivano lo stato nazista. Cioè uno stato duale: da una parte sembra che lo stato sia ancora operativo, mentre dall’altro emergono nuovi poteri esterni che poi sono quelli che in realtà decidono.

E infine un intervento sul tema della informazione.
La cecità delle persone procede insieme all’informazione imposta. 
Il governo tra i vari decreti legge ne ha emanato anche uno che finanzia i giornali che pubblicano le informazioni del governo sul coronavirus. Tutti i giornali hanno preso questi fondi. 

Credo che un giorno gli storici guarderanno a questo momento come un momento della storia in cui i giornalisti hanno dato prova della più vergognosa e infame complicità con l’amministrazione pubblica.
(fonte: lapressa.it)

Intervento del Prof. Agamben (07/10/2021): "Il Green Pass è una mostruosità giuridica"


 

Getsemani. Riflessioni sul Movimento Teologico Contemporaneo - decima e ultima parte

GETSEMANI

Getsemani, è la porta del santuario attraverso la quale la Storia ritrova il suo vero volto e il suo vero ordine, nell'intendimento e nella coscienza dell'uomo liberato. È il santuario dove si è spiritualmente compiuta, nella solitudine, la suprema offerta, affinché l'uomo, ogni volta unico, e tutta la stirpe degli uomini possano ritrovare l'ordine eterno della loro creazione e avere così la possibilità di entrare per grazia nella gioia della diretta contemplazione del Creatore.

Soltanto nel raggio del Getsemani la teologia può essere spogliata di ogni vano diletto intellettuale, di ogni lettera morta e di ogni rigido schema di pensiero, di ogni aridità del cuore, di ogni illusione di autonomia e di ogni torpore di febbrile attività naturalista. Soltanto in quel luogo l'intendimento e la volontà sono liberati dalla verità conformemente alla parola di Cristo, perché là il Redentore ha vissuto nella sua intimità umana, con tutto il suo amore divino, la Croce della storia degli uomini.

E nel segreto dell'agonia di Gesù di Nazareth, si può intravedere il significato dell'uomo nel mistero della storia degli uomini. Nel mistero del Getsemani si svelano i due più grandi, più struggenti e più dolci misteri: l'Incarnazione di Dio in uomo perfetto in Maria e la generazione della Chiesa santa nella relatività dell'uomo temporale.

Getsemani. Riflessioni sul Movimento Teologico Contemporaneo - nona parte

Alterazione radicale della Rivelazione 

Sin dall'inizio, l'abbiamo già detto, la realtà divina di Cristo è stata contestata. Era inevitabile, perché se il Figlio di Dio fosse accettato senza contestazione, sarebbe il segno che lo scopo dell'Incarnazione, in questa carne dell'uomo nella storia che ha fatto seguito ad Adamo, sarebbe stato raggiunto, prima dell'Incarnazione.

Il cammino della verità rivelata si è compiuto, si compie e si compirà ad immagine della vita di Cristo: venuta direttamente da Dio, nascosta, pubblica, contestata, calunniata, integrale, sacrificante, colma di amore, misteriosa e limpida, divina e umana. In tal modo la Verità è apparsa alla superficie della vasta Chiesa e a poco a poco è stata espressa nelle formule e nelle definizioni della fede della Chiesa.

Lo storicismo filosofico e sociale, in quanto fissazione della coscienza dell'uomo su fini temporanei e ultimi, ma circoscritti nell'interminabile e storico tempo e movimento, ha suscitato nella coscienza cristiana, nei tempi detti moderni, con innumerevoli argomenti fittizi per mezzo di criteri razionalisti ma irrazionali, una contestazione diretta o indiretta, nascosta o ammessa, dell'integrale realtà del Figlio di Dio.