"Venne ad abitare in mezzo a noi". Non è, credo, possibile - per descrivere un evento inaudito ed esporre un concetto sovrastante ogni umana comprensione e ogni attesa - trovare una frase più semplice e feriale di questa: è il linguaggio dei nostri traslochi e dei nostri trasferimenti.
Già nella sua forma espressiva evoca l'indole propria della realtà centrale del cosmo e della storia; cioè, la verità dell'Incarnazione. "Il Verbo si fece carne", ci ha detto l'evangelista: vale a dire, è la divina ricchezza che, per così dire, si immiserisce; è l'infinità che assume l'esiguità di un neonato; è l'onnipotenza che accetta di farsi bisognosa di tutto come la più piccola della creature. "Umiliò (quasi 'annientò') se stesso", ha detto sinteticamente san Paolo (cfr. Fil 2,8).
E' la realtà - sublime e dimessa al tempo stesso - dell'Unigenito del Padre che diventa uno di noi. E' il prodigio grandioso e povero del Natale, che una volta ancora quest'anno ritorna, sempre eloquente e sempre efficace, e con dolcezza si impone all'attenzione anche dei più superficiali e dei distratti.
Già nella sua forma espressiva evoca l'indole propria della realtà centrale del cosmo e della storia; cioè, la verità dell'Incarnazione. "Il Verbo si fece carne", ci ha detto l'evangelista: vale a dire, è la divina ricchezza che, per così dire, si immiserisce; è l'infinità che assume l'esiguità di un neonato; è l'onnipotenza che accetta di farsi bisognosa di tutto come la più piccola della creature. "Umiliò (quasi 'annientò') se stesso", ha detto sinteticamente san Paolo (cfr. Fil 2,8).
E' la realtà - sublime e dimessa al tempo stesso - dell'Unigenito del Padre che diventa uno di noi. E' il prodigio grandioso e povero del Natale, che una volta ancora quest'anno ritorna, sempre eloquente e sempre efficace, e con dolcezza si impone all'attenzione anche dei più superficiali e dei distratti.