Risposta alle malignità

È bene per noi avere qualche volta pene e contrarietà, poiché spesso fanno rientrare l'uomo in se stesso, gli fanno riconoscere che quaggiù si trova in esilio e che non deve riporre la sua speranza in alcuna cosa del mondo.

Riesce anche vantaggioso che talvolta soffriamo, perché veniamo contraddetti; che gli altri abbiano di noi un concetto falso ed inadeguato, anche se le nostre opere e le nostre intenzioni sono rette.

Queste cose spesso giovano a renderci umili e ci premuniscono dalla vanagloria.
Quando all'esterno siamo disprezzati e screditati dagli uomini attorno a noi, allora più facilmente noi cerchiamo Dio, perch'Egli è il testimonio della nostra coscienza.
Per questo l'uomo dovrebbe ancorarsi in Dio così saldamente, da non avere alcun bisogno di cercare tante consolazioni umane.

(IMITAZIONE DI CRISTO)