p.Elia
Gravità della situazione attuale: dal dialogo all’accordo
Oggi si assiste all’ultimo assalto dell’ultra-modernismo nei confronti dei tradizionalisti affinché, mediante il trabocchetto del “dialogo” (termini simili sono “ecumenismo”, “irenismo”, “pace ad oltranza”, “coesistenza”), arrivino alla coesistenza dopo aver accettato imprudentemente e quasi inavvertitamente un mutamento teologico malaccorto e sconsiderato.
Soprattutto papa Bergoglio sta portando avanti una guerra psicologica più o meno occultanei confronti dei tradizionalisti, la quale mira non a distruggere ma ad indebolire, pian piano, la loro resistenza agli errori modernisti (1900-1950), neo-modernisti (1950-2013) e ultra-modernisti (2013-2016).
Apatia e arrendevolezza dei buoni
In molti tradizionalisti si nota uno stato d’animo stanco, propenso all’arrendevolezza, alla remissività, che porta al temporeggiamento, alla ritirata, alle concessioni tacite e purtroppo alla resa finale passiva ed implicita, per cui si può dire parafrasando Benedetto Croce “non possiamo non dirci modernizzanti” o “siam tutti modernizzanti impliciti e anonimi” (Rahner e Schillebeeckhx).
Oggi si assiste all’ultimo assalto dell’ultra-modernismo nei confronti dei tradizionalisti affinché, mediante il trabocchetto del “dialogo” (termini simili sono “ecumenismo”, “irenismo”, “pace ad oltranza”, “coesistenza”), arrivino alla coesistenza dopo aver accettato imprudentemente e quasi inavvertitamente un mutamento teologico malaccorto e sconsiderato.
Soprattutto papa Bergoglio sta portando avanti una guerra psicologica più o meno occultanei confronti dei tradizionalisti, la quale mira non a distruggere ma ad indebolire, pian piano, la loro resistenza agli errori modernisti (1900-1950), neo-modernisti (1950-2013) e ultra-modernisti (2013-2016).
Apatia e arrendevolezza dei buoni
In molti tradizionalisti si nota uno stato d’animo stanco, propenso all’arrendevolezza, alla remissività, che porta al temporeggiamento, alla ritirata, alle concessioni tacite e purtroppo alla resa finale passiva ed implicita, per cui si può dire parafrasando Benedetto Croce “non possiamo non dirci modernizzanti” o “siam tutti modernizzanti impliciti e anonimi” (Rahner e Schillebeeckhx).