L'ultimo intervento del Papa Emerito ha fatto molto discutere. Nel suo scritto vengono dette apertamente - e per la prima volta - da un'Autorità vaticana alcune delle ragioni che sono causa della crisi in atto della Chiesa. Tuttavia non solo rimane il problema di fondo (il Concilio Vaticano II) ma ancora una volta si continua a confermare l'errore da cui tutto trae origine (il CVII rimane intoccabile). Un detto recita: sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.
Consiglio la lettura tratta dal sito unavox.it di Giovanni Servodio.
p.Elia
Ci vediamo costretti a titolare così questa breve riflessione sul lungo articolo che il Cardinale Ratzinger ha voluto pubblicare, di concerto con Papa Francesco, su una rivista tedesca per il clero.
Col titolo “La Chiesa e lo scandalo degli abusi sessuali”, il Card. Ratzinger ha inteso contribuire a quello che lui chiama “un nuovo inizio”, necessario dopo il dilagare di detto scandalo.
Nonostante egli ci tenga a farsi chiamare “papa emerito”, è ovvio che il suo intervento non ha alcunché di formale, come peraltro dice lui stesso, mentre ha invece molto di personale; il che non inficia minimamente il valore complessivo del suo scritto, per certi aspetti apprezzabile, piuttosto rivela come la personalità del Card. Ratzinger sia connotata dalla tendenza ad addossare la responsabilità dei grandi accadimenti a fattori sempre lontani da lui stesso e dall’ambito in cui ha svolto il suo lavoro di teologo e il suo compito di Pastore, e questo nonostante sia stato sempre implicato negli stessi accadimenti, e spesso con responsabilità di primo piano.
Col titolo “La Chiesa e lo scandalo degli abusi sessuali”, il Card. Ratzinger ha inteso contribuire a quello che lui chiama “un nuovo inizio”, necessario dopo il dilagare di detto scandalo.
Nonostante egli ci tenga a farsi chiamare “papa emerito”, è ovvio che il suo intervento non ha alcunché di formale, come peraltro dice lui stesso, mentre ha invece molto di personale; il che non inficia minimamente il valore complessivo del suo scritto, per certi aspetti apprezzabile, piuttosto rivela come la personalità del Card. Ratzinger sia connotata dalla tendenza ad addossare la responsabilità dei grandi accadimenti a fattori sempre lontani da lui stesso e dall’ambito in cui ha svolto il suo lavoro di teologo e il suo compito di Pastore, e questo nonostante sia stato sempre implicato negli stessi accadimenti, e spesso con responsabilità di primo piano.