Viviamo giorni terribili: non solo per quanto riguarda la distruzione economica degli italiani, delle loro famiglie e della loro produttività; non solo per quanto riguarda il disastro di ciò che rimane della fallimentare Repubblica Italiana fondata sulla mancanza di lavoro, sulla partitocrazia e sulla corruzione; quanto anzitutto dal punto di vista morale, della morale collettiva nazionale e internazionale.
Non può più sfuggire a nessuno ormai il fatto che da anni – ma negli ultimi mesi con un crescendo impressionante – sta progressivamente imponendosi, anche negli ambienti dove meno questo dovrebbe accadere, una cultura “gay-friendly” per usare un eufemismo ormai fuori luogo, in quanto trattasi di vero e proprio totalitarismo omosessualista. Ovunque, in ogni parte dell’Occidente, ormai, il salto di qualità è devastante: i giorni in cui ci scandalizzavamo del “gay-pride” sono lontani: oggi gli omosessualisti hanno raggiunto ben altri obbiettivi, con i loro “innocui” gay-pride, “giustificati” anche in ambienti cattolici e di destra come ragazzate pittoresche, con le quali intanto hanno ottenuto quasi ovunque i “diritti civili” del “matrimonio” con relativo affidamento di bambini. Non basta: chi protesta è picchiato dalla polizia o perseguito legalmente all’estero, e anche in Italia come sappiamo il progetto è quello della persecuzione legale istituzionalizzata.
Non può più sfuggire a nessuno ormai il fatto che da anni – ma negli ultimi mesi con un crescendo impressionante – sta progressivamente imponendosi, anche negli ambienti dove meno questo dovrebbe accadere, una cultura “gay-friendly” per usare un eufemismo ormai fuori luogo, in quanto trattasi di vero e proprio totalitarismo omosessualista. Ovunque, in ogni parte dell’Occidente, ormai, il salto di qualità è devastante: i giorni in cui ci scandalizzavamo del “gay-pride” sono lontani: oggi gli omosessualisti hanno raggiunto ben altri obbiettivi, con i loro “innocui” gay-pride, “giustificati” anche in ambienti cattolici e di destra come ragazzate pittoresche, con le quali intanto hanno ottenuto quasi ovunque i “diritti civili” del “matrimonio” con relativo affidamento di bambini. Non basta: chi protesta è picchiato dalla polizia o perseguito legalmente all’estero, e anche in Italia come sappiamo il progetto è quello della persecuzione legale istituzionalizzata.