Tutte le parole di Cristo, il suo messaggio, il suo monito rivolto agli Apostoli: «sia il vostro parlare sì, sì; no, no», tutte le parole degli Apostoli a proposito della loro testimonianza e della verità da trasmettere (274), ogni parola della Sacra Scrittura riguardante la verità da conoscere e da trasmettere, tutto questo deve essere reinterpretato secondo le «nuove teorie» del linguaggio. Così la teologia dovrebbe cambiare punti di riferimento ed entrare deliberatamente e coscientemente nell'era del relativismo trascendente.
La Chiesa non potrebbe mai formulare proposizioni certe per definire la fede, perché «essa dovrà tener conto della problematica inerente a tutte le proposizioni in generale», e non si potrà mai concepire ed esprimere con certezza alcuna verità.