Mi è stata segnalata la performance, l'ennesima, di Enzo Bianchi, comparsa su ostunilive.it. Il cosiddetto monaco di Bose, già messosi in luce per le sconcertanti e gravissime dichiarazioni relative a Maria Santissima (la Madonna non sarebbe più un modello possibile di riferimento per le giovani ragazze del nostro tempo...VERGOGNA!) ha rilasciato altre perle del suo pensiero (che altro non è che quello della chiesa conciliare nata col Vaticano II). Il mondo è cambiato - dice il Nostro - Bisogna imparare una nuova grammatica antropologica... -. Peccato dimentichi che ciò che invece non cambia è l'insegnamento di Nostro Signore Gesù Cristo.
Vada a rileggersi il Vangelo e le Lettere di S.Paolo: forse un giorno l'onnipotenza del Buon Dio convertirà anche questo cattivo "maestro".
Ecco di seguito le scandalose e meschine parole di Enzo Bianchi. Sottolineo le bestialità di acuni passaggi.
p.Elia
«Quello di cui la Chiesa deve occuparsi sono le storie d’amore – dice Enzo Bianchi – quindi dell’inclusione di separati e divorziati, delle famiglie “atipiche” e degli omosessuali. Il mondo è cambiato, bisogna comprendere che la sessualità è cambiata. Per fortuna nessuno dice più che l’omosessualità è una malattia, ma resta il fatto che è sicuramente un enigma che tutti devono accettare. Infierire su quelle che sono delle persone già messe alla prova dalla vita, è pura cattiveria integralista. Bisogna imparare una nuova grammatica antropologica, ricordare che il cristiano ha un profondo rispetto per il mistero della persona, della vita altrui, attua e professa la carità umana.
Per questo ritengo che il Governo abbia fatto bene a riconoscere le unioni civili, perché chiunque ha diritto di amare ed essere amato. Ugualmente la comunità cristiana e la Chiesa devono accogliere le persone divorziate, come fedeli che vanno accompagnati, aiutati a capire e integrati.
È compito della Chiesa e dei suoi Pastori includere, piuttosto che mettere ai margini; seguire prove e difficoltà dei soggetti che si trovano nella situazione di dover venire meno al giuramento del matrimonio. Il buon pastore aiuta a discernere, ovvero a operare secondo la propria coscienza.
Nella Chiesa Cattolica invece negli ultimi decenni è stata vietata la libertà di coscienza, ogni libera scelta veniva condannata a priori, e ci vorrà ancora molto tempo per abituare le nuove generazioni ad agire secondo coscienza. Dobbiamo cambiare prospettiva in maniera critica, comprendere che l’eucarestia non è un premio per i cristiani forti, ma per i fedeli deboli, se non sono guidati dalla consapevolezza.
Esercitare la propria coscienza significa vivere un fede matura. Chi ha coscienza non ha paura di niente e di nessuno e va avanti con la schiena dritta. La nostra consapevolezza è il dono più grande di Dio, cosa che purtroppo, per centinaia di anni, ci è stato tenuto nascosto».
Agghiaccianti queste ultime parole: sembra proprio di riudire il serpente in Genesi 3, 1-5: Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male».
p.Elia