Il blog chiesaepostconcilio.blogspot.it ha tradotto un articolo del periodico statunitense American spectator che mette in luce la figura di Papa Bergoglio. Fortunatamente si comincia ad parire gli occhi...
p.Elia
Sotto Papa Francesco, la nuova ortodossia è eterodossia e guai a coloro che non si conformano ad essa. Notizie apparse questa settimana annunciano che il Papa "era intervenuto sui Cavalieri di Malta dopo una disputa sul preservativo". In passato, un titolo del genere avrebbe suggerito un giro di vite papale sulla distribuzione del condom. In questo caso, si riferisce al fatto che Papa Francesco punisce un'organizzazione che ha rimosso un funzionario implicato nella distribuzione di preservativi. Papa Francesco è rimasto costernato dalla rimozione di un funzionario dei Cavalieri di Malta che aveva un ruolo di responsabilità sull'attività umanitaria dell'ordine, che aveva distribuito contraccettivi per le prostitute e gli operatori umanitari in Asia.
L'essenza della complicata vicenda è che il Cancelliere aveva amici liberali di alto rango in Vaticano, che sono scesi in picchiata per reintegrarlo dopo il suo forzato allontanamento. Il risultato è che il conservatore che ha licenziato il liberale se n’è dovuto andare (costretto da Francesco); il liberale è stato reinsediato nella sua precedente posizione come Gran Cancelliere, mentre “l'ordine, una volta sovrano, è ora sotto il controllo del Papa perché si discosta dalle sue visuali liberali.
Secondo il mensile, il docente e giornalista Christopher Lamb, di fatto uno stenografo dei prelati eterodossi che ora gestiscono la Chiesa, riassume la controversia come un rimprovero papale ai tradizionalisti nell'ordine, un affronto al cardinale Raymond Burke (conservatore statunitense in funzione di patronus le cui ali sono state ora tarpate dal "delegato" del papa), e una vittoria per i progressisti tedeschi (che Lamb lancia comicamente come with-hatted (una sorta di hacker buoni) amanti dei poveri, al contrario di quei conservatori terribili così fissati con l'ordine, dai modi "quasi-monarchici"). Uno di quei liberali è il cardinale di Monaco Reinhard Marx, che è stato schietto nella sua opposizione agli insegnamenti morali della Chiesa.
Ancora una volta, le priorità del papa sono state rivelate. Innumerevoli organizzazioni cattoliche, scuole e ordini, a partire dai Gesuiti di Francesco, in un modo o in un altro promuovono l'eresia e lo scandalo. Eppure il papa non ha mai alzato un dito contro di loro. Al contrario, esse ricevono le sue calde lodi. Solo i conservatori ricadono sotto il suo sguardo fulminante. Egli è indulgente con ogni gregge, tranne che con i suoi fedeli, che sommerge di epiteti, da "rigidi" a "giudici" a "nevrotici".
L'essenza della complicata vicenda è che il Cancelliere aveva amici liberali di alto rango in Vaticano, che sono scesi in picchiata per reintegrarlo dopo il suo forzato allontanamento. Il risultato è che il conservatore che ha licenziato il liberale se n’è dovuto andare (costretto da Francesco); il liberale è stato reinsediato nella sua precedente posizione come Gran Cancelliere, mentre “l'ordine, una volta sovrano, è ora sotto il controllo del Papa perché si discosta dalle sue visuali liberali.
Secondo il mensile, il docente e giornalista Christopher Lamb, di fatto uno stenografo dei prelati eterodossi che ora gestiscono la Chiesa, riassume la controversia come un rimprovero papale ai tradizionalisti nell'ordine, un affronto al cardinale Raymond Burke (conservatore statunitense in funzione di patronus le cui ali sono state ora tarpate dal "delegato" del papa), e una vittoria per i progressisti tedeschi (che Lamb lancia comicamente come with-hatted (una sorta di hacker buoni) amanti dei poveri, al contrario di quei conservatori terribili così fissati con l'ordine, dai modi "quasi-monarchici"). Uno di quei liberali è il cardinale di Monaco Reinhard Marx, che è stato schietto nella sua opposizione agli insegnamenti morali della Chiesa.
Ancora una volta, le priorità del papa sono state rivelate. Innumerevoli organizzazioni cattoliche, scuole e ordini, a partire dai Gesuiti di Francesco, in un modo o in un altro promuovono l'eresia e lo scandalo. Eppure il papa non ha mai alzato un dito contro di loro. Al contrario, esse ricevono le sue calde lodi. Solo i conservatori ricadono sotto il suo sguardo fulminante. Egli è indulgente con ogni gregge, tranne che con i suoi fedeli, che sommerge di epiteti, da "rigidi" a "giudici" a "nevrotici".
Papa Francesco ha approvato l'uso del preservativo (per fermare il virus Zika) e detto ai cattolici di non figliare "come conigli." Quindi è del tutto comprensibile che Paul Ehrlich, il più estremo difensore del controllo delle nascite nel corso della storia (che ritiene gli aborti obbligatori e i contraccettivi capaci di "salvare il pianeta"), sia stato invitato a una conferenza in Vaticano a febbraio sul tema "l'estinzione biologica". Sotto Papa Francesco, il Vaticano è diventato una calamita per gli attivisti più anti-cattolici dell'Occidente, molti dei quali hanno contribuito alla sua enciclica sul riscaldamento globale.
L'invito di Ehrlich getta luce sulla controversia con i Cavalieri di Malta e le relativistiche chiacchiere senza senso del papa sono state d'aiuto per tirar fuori giustificazioni. Il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha scritto al Gran Maestro dei Cavalieri di Malta che far dimettere un funzionario implicato in uno scandalo sulla distribuzione di preservativi è contrario al "dialogo", ma il Papa "non ha mai parlato di mandare via qualcuno!" a parte i conservatori, naturalmente. Ha appena estromesso il destinatario di quella lettera. Con tutta la sua retorica infinita sull' "autonomia" e sul "rispetto per le differenze" Francesco è il Papa più autocratico e amante delle epurazioni che si sia visto in molti decenni. Egli è la quintessenza del liberale "tollerante" salito al potere grazie alla disobbedienza (come arcivescovo di Buenos Aires, ha ignorato le direttive vaticane) ma che poi mantiene il potere, chiedendo obbedienza assoluta dagli altri.
Se fosse obbedienza alla dottrina della Chiesa, nessuno potrebbe biasimarlo. Ma non lo è. Lui chiede obbedienza ai suoi capricci modernisti. Mentre elimina i conservatori della Chiesa, egli cancella lo spazio dei suoi avversari. Dai corridoi delle nazioni Unite alle stanze di L'Avana e di Pechino, gli statalisti anticattolici possono sempre contare su di lui per minimizzare i loro sconfinamenti nelle faccende ecclesiali, com'è evidente nella recente scandalosa intervista in cui ha dichiarato che i cattolici cinesi possono "praticare la loro fede in Cina". No, non possono. I fedeli all'ortodossia cattolica sono trattati brutalmente.
Come è possibile che il Papa possa considerare così benevolmente i comunisti cinesi mentre tratta i fedeli conservatori in maniera così severa? Gli storici del futuro troveranno sorprendente che all'inizio del 21mo secolo il Papa non abbia protetto i cattolici tanto quanto si è unito alla loro persecuzione.