Roma perderà la fede e diverrà la sede dell'Anticristo

Ecco cosa si trova oggi in Vaticano... Ma basta rileggere le parole della Madonna dette a Melania a La Salette nel 1846. La Madre di Nostro Signore disse CHIARAMENTE:
Nell'anno 1864, Lucifero ed un gran numero di demoni saranno sciolti dall'inferno: a poco a poco essi aboliranno la fede, e questo anche in persone consacrate a Dio; essi li accecheranno a tal punto che senza una grazia speciale, queste persone prenderanno lo spirito di questi angeli cattivi: numerose case religiose perderanno completamente la fede e causeranno la dannazione di molte anime. [...]
Ci saranno straordinari prodigi dovunque, perché la vera fede è stata spenta ed una falsa luce illumina il mondo. Guai ai principi della Chiesa che saranno occupati solo ad accumulare ricchezze su ricchezze, a difendere la propria autorità e a dominare con orgoglio! [...]
Sarà l'ora delle tenebre: la Chiesa passerà una spaventosa crisi. [...]
Dimenticata la santa fede di Dio, ogni individuo vorrà guidarsi da solo ed essere superiore ai suoi pari. L'autorità civile ed ecclesiastica sarà abolita, l'ordine e la giustizia saranno calpestati sotto i piedi. Si vedranno solo omicidi, odio, gelosia, menzogna e discordia, senza amore per la patria e per la famiglia. [...]
Un precursore dell'Anticristo, con le sue milizie prese da molte nazioni, muoverà guerra contro il vero Cristo, il solo Salvatore del mondo; egli spargerà molto sangue e cercherà di annullare il culto di Dio per essere considerato come un Dio. [...]
Roma perderà la fede e diverrà la sede dell'Anticristo. [...]
Queste parole profetiche sono confermate dalla chiesa conciliare che è una falsa chiesa cattolica. La Madonna disse che la Chiesa si sarebbe eclissata. E i tempi sono senza dubbio gli attuali che stiamo vivendo, con profonda costernazione. Riporto a tal proposito un articolo postato su corrispondenzaromana.it scritto da Emanuele Barbieri.
p.Elia

L’ultimo libro di Giancarlo Nuzzi, Peccato originale (Chiarelettere, Milano 2017) e due servizi della trasmissione televisiva “Le Iene” (puntate del 12 e 20 novembre 2017), offrono un agghiacciante quadro sulla potenza della lobby gay in Vaticano, confermando quello che più volte ha scritto su quest’argomento Corrispondenza Romana. Tutto parte dalle denunce di un ex studente del pre-seminario vaticano, Kamil Tadeusz Jarzembowski, che testimonia di aver assistito ad abusi sessuali avvenuti all’interno delle mura leonine e di aver inoltrato numerosi esposti alle autorità ecclesiastiche, tutti caduti nel vuoto.

Il pre-seminario è un’istituzione creata da don Giovanni Folci (1890-1963) un sacerdote della diocesi di Como, cappellano militare durante la prima guerra mondiale. Nel 1926 don Folci eresse un santuario dedicato a Gesù Divin Prigioniero (in riferimento a Gesù Prigioniero d’Amore nel Tabernacolo), a Valle Colorina, in diocesi di Como, dove era parroco.

Le novità le introduce sempre a piccole dosi, seminascoste...

Un articolo di Sandro Magister, tratto dal suo blog Settimo Cielo, sul modus operandi del vescovo di Roma.
p.Elia

Sul teatro del mondo la stella di papa Francesco brilla più che mai, ora persino da pacificatore atomico tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord. Ma anche dentro la Chiesa egli si trova alle prese con una guerra mondiale a pezzi, una strana guerra che ha contribuito lui stesso a scatenare, arciconvinto che andrà a buon fine.

Jorge Mario Bergoglio è indiscutibilmente un innovatore. Ma lo è nel metodo prima che nei risultati.

Le novità le introduce sempre a piccole dosi, seminascoste, magari in un'allusiva nota a piè di pagina, come ha fatto con l'ormai famosa nota 351 dell'esortazione postsinodale "Amoris laetitia", salvo poi dire con candore, interpellato in una delle sue altrettanto famose conferenze stampa in aereo, che quella nota nemmeno se la ricorda.

Eppure sono bastate quelle poche righe sibilline ad accendere nella Chiesa un conflitto senza precedenti, con interi episcopati che si fronteggiano, in Germania a favore delle novità e in Polonia contro, e così in tutto il mondo tra diocesi e diocesi, tra parrocchia e parrocchia, dove in gioco non ci sono solo i sì o i no alla comunione ai divorziati risposati, ma la fine dell'indissolubilità del matrimonio e l'ammissione del divorzio anche nella Chiesa cattolica, come già avviene tra protestanti e ortodossi.

C'è chi si allarma per questa confusione che pervade la Chiesa. Ma Francesco non fa nulla per rimettere ordine in casa. Tira avanti sicuro. Neppure degna di un cenno i cardinali che gli sottopongono i "dubbi" loro e di tanti, su questioni capitali della dottrina che vedono in pericolo, e gli chiedono di fare chiarezza. Lascia che corrano le interpretazioni più disparate, sia conservatrici che di progressismo estremo, senza mai condannarne esplicitamente nessuna.

Gesù Cristo o Bergoglio?

Riporto stralci di un altro articolo di Francesco Lamendola. Un commento alla "meditazione" di papa Bergoglio. 
p.Elia 

Nella meditazione mattutina dalla Casa Santa Marta, venerdì 19 maggio 2017, papa Francesco ha detto, fra le altre cose:
Ma sempre c’è stata quella gente che senza alcun incarico va a turbare la comunità cristiana con discorsi che sconvolgono le anime: “Eh, no, questo che ha detto quello è eretico, quello non si può dire, quello no, la dottrina della Chiesa è questa”». […] Sono fanatici di cose che non sono chiare, come questi fanatici che andavano lì seminando zizzania per dividere la comunità cristiana. […] questo è il problema: quando la dottrina della Chiesa, quella che viene dal Vangelo, quella che ispira lo Spirito Santo — perché Gesù ha detto: “Lui ci insegnerà e vi farà ricordare quello che io ho insegnato” — diventa ideologia. [Ecco] il grande errore di questa gente: questi che andavano lì non erano credenti, erano ideologizzati, avevano un’ideologia che chiudeva il cuore all’opera dello Spirito Santo». Invece «gli apostoli sicuramente hanno discusso forte, ma non erano ideologizzati: avevano il cuore aperto a quello che lo Spirito diceva. […] Non dobbiamo spaventarci, quando sentiamo queste opinioni degli ideologi della dottrina. La Chiesa ha il suo proprio magistero, il magistero del Papa, dei vescovi, dei concili, e dobbiamo andare su quella strada che viene dalla predicazione di Gesù e dall’insegnamento e l’assistenza dello Spirito Santo: è sempre aperta, sempre libera. […] questa è la libertà dello Spirito, ma nella dottrina. [Invece coloro ] che sono andati lì, ad Antiochia, a fare chiasso e a dividere la comunità, sono ideologi. [Perché] la dottrina unisce, i concili uniscono sempre, la comunità cristiana. [Tuttavia] per loro è più importante l’ideologia che la dottrina: lasciano da parte lo Spirito Santo. Oggi mi viene di chiedere la grazia dell’obbedienza matura al magistero della Chiesa, quell’obbedienza a quello che la Chiesa ci ha insegnato sempre e ci continua a insegnare. [E così facendo] sviluppa il Vangelo, lo spiega ogni volta meglio, in fedeltà a Pietro, ai vescovi e, in definitiva, allo Spirito Santo che guida e sorregge questo processo. [Bisogna] anche a pregare per quelli che trasformano la dottrina in ideologia, perché il Signore gli dia la grazia della conversione all’unità della Chiesa, allo Spirito Santo e alla vera dottrina.
Ci sarebbero molte, moltissime cose da dire su questo discorso... In pratica, qui il papa sostiene che la dottrina è sempre la stessa, e che, però, il papa ed i concili la comprendono e la spiegano sempre meglio, il che è come dire che non è la stessa, perché un paesaggio rischiarato dalla luce non appare affatto lo stesso di quando era immerso nella penombra.