Voi sarete perseguitati nel mondo, ma non abbiate paura, io ho vinto il mondo

Chi ha avuto la Grazia di conoscere e amare l’Unica Verità Assoluta sente molto l’amaro di questo calice che con forza viene imposto sulle labbra di chi continua a svolgere il proprio dovere di servo fedele da un Occidente falsamente democratico e concretamente massonico/mondialista.

Ma è il caso di dirlo: anche questa volta Satana ha preso un granchio! Dovrebbe saperlo il dannato serpente, quando duemila anni fa fece inchiodare il Re dei Re su una Croce. Che abbaglio, che svista! Il suo obietivo era quello di far sparire per sempre l’Eterno Verbo di Dio, ma gli sfuggì una cosa: dietro la morte di Gesù in realtà si celava la Vita! Il più furbo tra le creature di Dio non poteva immaginare che quel Sangue avebbe spalancato le porte del cielo fino ad allora chiuse a tutti i discendenti di Adamo.

Il pericolo non è il fondamentalismo, è proprio l'Islam

"Credo che non dobbiamo stupirci, l'Europa non è in guerra da oggi. Già la Fallaci e Bat Ye'or, l'inventore del termine Eurabia, avevano preannunciato tutto questo. La minaccia dell'Isis su Roma, Londra e Washington è reale più che mai". Roberto De Mattei, storico e cattolico integralista, commenta così i tragici fatti di Parigi.

Siamo di fronte a una nuova guerra religiosa innescata dal fondamentalismo islamico?
Si tratta di una guerra politico-religiosa in quanto l'islam, diversamente dal cristianesimo, non distingue tra religione e politica. Noi dobbiamo difenderci sia sul piano politico sia sul piano religioso, rivendicando la nostra identità culturale cristiana.

Bergoglio, vescovo di Roma

[...] Diciamolo chiaramente: quest’uomo non è cattolico. Semplicemente. E io ritengo della massima importanza che questa tremenda verità venga proclamata in maniera chiara e decisa dal maggior numero possibile di cattolici. Peraltro, è lui stesso che ci facilita il compito: ricordiamoci che ebbe la franchezza di affermarlo pubblicamente, poco tempo dopo la sua elezione: «Io credo in Dio. Non in un Dio cattolico, perché non esiste un Dio cattolico».

Se Bergoglio avesse pronunciato solo questa frase scandalosa, e non la lista interminabile di enormità che gli è accreditata e che si accresce giorno per giorno, essa sola basterebbe per comprendere la gravità della situazione nella quale ci troviamo. Non rendersi conto di questo alla prima lettura di una simile bestemmia, può solo essere dovuto all’ignoranza o alla cecità volontaria; e quest’ultima a sua volta può dipendere da due diversi motivi: dalla mala fede propria dei traditori o dal timore proprio dei tiepidi e dei pusillanimi…

Assolutamente da leggere e meditare le parole di Mons. Schneider

[...] La Relazione Finale del Sinodo, sfortunatamente, omette di convincere i divorziati risposati in merito al loro peccato. Al contrario, col pretesto della misericordia e di un falso senso della pastoralità, i Padri Sinodali [...] hanno tentato di occultare la condizione di pericolo spirituale in cui si trovano i divorziati risposati.

Difatti, gli si dice che il loro peccato di adulterio non è un peccato e non può essere definito adulterio. O quanto meno non è un peccato grave e la loro condizione di vita non comporta alcun pericolo spirituale. Un atteggiamento di questo tipo da parte dei Pastori è direttamente in contrasto con l’azione dello Spirito Santo ed è pertanto anti-pastorale, opera di falsi profeti cui si possono applicare le seguenti parole della Sacra Scrittura: «Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro» (Is 5, 20) e «I tuoi profeti hanno avuto per te visioni di cose vane e insulse, non hanno svelato le tue iniquità per cambiare la tua sorte; ma ti han vaticinato lusinghe, vanità e illusioni» (Lam 2, 14). A questi Vescovi l’Apostolo Paolo senza alcun dubbio rivolgerebbe oggi queste parole: «Questi tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo» (II Cor 11, 13).