La fede tradita dal politicamente corretto

Cosa significa, in questi nostri tempi, definirsi cattolici? Cosa sta avanzando nel mondo e anche nella Chiesa postconciliare? Cosa impone la mentalità dominante di una società che si reputa evoluta? Quale futuro ci attende? ... Riprendo da sisinono.org
p.Elia 

È indubitabile che la demolizione del Cattolicesimo costituisce una delle finalità tenacemente e concordemente perseguita dal progressismo clericale e dal prepotere demo-oligarchico. La loro azione corruttrice appare, infatti, animata dall’aspirazione a soppiantare la Verità divina con un vacuo filantropismo che, per la sua propensione al compromesso, risulta utile alla realizzazione dei progetti livellatori del dominio mondiale massonico.

La vergognosa condiscendenza palesatasi in seno ai vertici ecclesiastici per le peggiori figure e manifestazioni del secolarismo contemporaneo induce a ritenere fondatamente che il nostro tempo sia destinato al compimento delle parole profetiche e ammonitrici con le quali la Vergine Santissima a La Salette e a Fatima additò Roma quale centro di una universale apostasia, atta a prefigurare l’avvento dell’ anticristo.
In tale quadro allarmante, che autorizza a ravvivare il proposito luciferino di uno scardinamento dei presupposti dogmatici e morali della nostra santa Religione, si collocano a titolo puramente esemplificativo, l’elogio del laicismo e la sfrontata apologia di Lutero, che pongono Bergoglio, e, più in generale, la mentalità conciliare contro il Magistero tradizionale della Chiesa.

Se la misericordia non vale solo per i cattolici tradizionalisti

Una riflessione di Camillo Langone su cosa sia stato l'anno della misericordia (ilgiornale.it). Misericordia per tutti tranne che per chi intende rimanere cattolico... 
p.Elia

Cosa resterà di questo giubileo della misericordia? I bilanci su un periodo che si chiude sono giocoforza malinconici: se è stato buono, perché non tornerà; se è stato cattivo, per l'occasione sprecata.

Io, lo dico subito, sono supermalinconico. Di misericordia, nella Chiesa, personalmente non ne ho notata più del solito. Non mi aspettavo grandi cose (credo nei miracoli ma anche nella loro rarità) e non ne ho viste nemmeno di piccole. Probabilmente è colpa mia: forse dovrei cambiare gli occhiali o forse il mio è uno dei «cuori induriti» di cui Papa Francesco parla spesso: «Il cuore si indurisce quando non ama!». 
Io in verità amavo i frati francescani dell'Immacolata, mi sembravano devotissimi e spiritualissimi e ogni volta che la domenica capitavo a Firenze assistevo nella chiesa di Ognissanti alle loro messe celestiali: purtroppo nel 2013 sono stati commissariati con una durezza da Sant'Uffizio dei bei tempi. L'unica colpa emersa con chiarezza è la loro preferenza per la messa in latino: sarà per tale misfatto che perfino nell'anno misericordioso non sono stati giudicati degni della clemenza che il Papa ha chiesto per i carcerati? In uno degli ultimi Angelus il Santo Padre ha ribadito l'importanza di «una giustizia non esclusivamente punitiva, ma aperta alla speranza e alla prospettiva di reinserire il reo nella società». Proprio nei giorni in cui i fraticelli dal consolante saio grigio-azzurro venivano cacciati da Ognissanti e seppelliti vivi in un eremo del Mugello, il più lontano possibile dal consorzio umano. Chissà quando e se li rivedrò.

Ci sarà una chiesa contraffatta

Un articolo postato sul blog allaquerciadimamre.it richiama le parole di Mons. Fulton Sheen, grande vescovo cattolico. Aveva previsto tutto...
p.Elia

Il vescovo statunitense Fulton Sheen è ricordato, oltre che come teologo grave e profondo, anche come eccellente comunicatore attraverso la radio, la stampa e la Tv. Tenne conferenze, molto seguite, sia in patria che all’estero, nelle quali appassionava e conquistava l'uditorio. Nel 1930, alla NBC, teneva un programma fisso la domenica sera: L’ora cattolica. Un'attività fruttuosa di conversioni. Fu nominato vescovo da Pio XII e mandato come Ausiliare a New York, ma continuò nella sua attività di conferenziere e scrittore. 

L'Arcivescovo Fulton Sheen disse nel 1950: «Stiamo vivendo nei giorni dell'apocalisse gli ultimi giorni della nostra epoca .... Le due grandi forze, il Corpo mistico di Cristo e il Corpo Mistico dell'anticristo stanno cominciando a elaborare le linee di battaglia per la fine». 
(Flynn T & L. Il Tuono di giustizia. Maxkol Communications, Sterling, VA, 1993 p. 20) 
Disse anche: «Il Falso Profeta avrà una religione senza croce. Una religione senza un mondo a venire. Una religione per distruggere le religioni. Ci sarà una chiesa contraffatta. La Chiesa di Cristo [la Chiesa cattolica] sarà una. E il falso profeta ne creerà un'altra. La falsa chiesa sarà mondana, ecumenica e globale. Sarà una federazione di chiese. E le religioni formeranno un certo tipo di associazione globale. Un parlamento mondiale delle chiese. Sarà svuotato di ogni contenuto divino e sarà il corpo mistico dell'Anticristo. Il corpo mistico sulla terra oggi avrà il suo Giuda Iscariota, e sarà il falso profeta. Satana lo assumerà tra i nostri vescovi».

Ricostruire la Città Cattolica

A quanti mi chiedono un parere sulla crisi della Chiesa o mi scrivono preoccupati dei segni dei tempi che si stanno verificando, consiglio questa lettura di Mons.Marcel Lefebvre tratta dal testo "Lo hanno detronizzato. Dal liberalismo all’apostasia. La tragedia conciliare”, capitolo XXXIV. 
Sursum corda! 
p.Elia

«Liberalismo, è per te che io muoio», dice oggi la Chiesa nella sua agonia. Essa può dire come Gesù rivolgendosi a coloro che venivano ad arrestarlo: «È la vostra ora, e la potenza delle tenebre» (Lc 22,53). Eccola al Getsemani, ma potrebbe non morire. Ha l’aspetto di una città occupata dal nemico, ma la Resistenza alla setta liberale si organizza e si fortifica.

Questa setta noi l’abbiamo vista sorgere nel XVI secolo, dalla rivolta protestante, per divenire l’istigatrice della Rivoluzione. Durante un secolo e mezzo di lotta senza tregua, i papi hanno condannato i princìpi e i punti di applicazione del liberalismo. Malgrado ciò la setta ha proseguito il suo cammino. Abbiamo assistito alla sua penetrazione nella Chiesa, col pretesto di un liberalismo accettabile, con l’idea di riconciliare Gesù Cristo con la Rivoluzione. Poi abbiamo appreso, sbalorditi, il complotto per penetrare nella gerarchia cattolica della setta liberale, abbiamo assistito ai suoi progressi, sino ai gradi più alti, e al suo trionfo col concilio Vaticano II. Abbiamo avuto papi liberali … Il primo papa liberale, quello che rideva dei «profeti di sventura», convocò il primo concilio liberale della storia della Chiesa. Le porte dell’ovile sono state aperte, i lupi sono entrati e hanno massacrato le pecore. Giunse il secondo papa liberale, il papa dal volto doppio, il papa umanista; rovesciò l’altare, abolì il Sacrificio, profanò il santuario (280). È sopraggiunto il terzo papa liberale, il papa dei diritti dell’uomo, il papa ecumenista, il papa delle Religioni Unite, e si è lavato le mani, e si è velato il volto dinanzi a tante rovine ammonticchiate, per non vedere le piaghe sanguinanti della Figlia di Sion, per non vedere le ferite mortali della Sposa immacolata di Gesù Cristo.

Sembra una nuova religione...

Leggo su corrispondenzaromana.it un articolo del prof. Roberto de Mattei nel quale si analizza l'apostasia della chiesa attuale condotta da papa Bergoglio. Ormai è tutto così evidente!
p.Elia 
 
Lo diciamo con profondo dolore. Sembra una nuova religione quella che è affiorata il 31 ottobre a Lund nel corso dell’incontro ecumenico tra papa Francesco e i rappresentanti della Federazione Luterana Mondiale. Una religione di cui sono chiari i punti di partenza, ma è oscuro e inquietante il traguardo.
Lo slogan che più è risuonato nella cattedrale di Lund è quello della necessità di un “cammino comune” che porti cattolici e luterani “dal conflitto alla comunione”. Sia papa Francesco che il pastore Martin Junge, segretario della Federazione Luterana, hanno fatto riferimento nei loro sermoni alla parabola evangelica della vite e dei tralci. Cattolici e luterani sarebbero “rami secchi” di un unico albero che non porta frutti a causa della separazione del 1517. Ma nessuno sa quali sarebbero questi “frutti” . Ciò che per ora cattolici e luterani sembrano avere in comune è solo una situazione di profonda crisi, anche se per cause diverse.

Il luteranesimo è stato uno dei maggiori fattori di secolarizzazione della società occidentale e oggi sta agonizzando per la coerenza con cui ha sviluppato i germi di dissoluzione che fin dalla sua nascita portava in sé. L’avanguardia della secolarizzazione sono stati i paesi scandinavi, per lungo tempo portati a modello del nostro futuro. Ma la Svezia, dopo essersi trasformata nella patria del multiculturalismo e dei diritti omosessuali, è oggi un paese, in cui solo il 2 per cento dei luterani sono praticanti, mentre quasi il dieci per cento della popolazione pratica la religione islamica.