Saldi di fine chiesa: parrocchie ai laici, la ricetta del card. Marx

Da rileggere l'articolo di Marco Tosatti su lanuovabq.it che evidenzia la devastazione interiore in cui versa la maggior parte del clero di oggi. Il Vaticano II ha prodotto questo: la fede è in ritirata, l'eresie e i sacrilegi non si contano più tanto hanno preso il sopravvento nella vita abituale di chi si professa "cattolico", la sovversione del male con il bene e viceversa è compiuta. Quante parrocchie sono ormai completamente corrotte essendo ostaggio di sacerdoti vergognosi! Seguendo il clero conciliarista si sprofonda sempre più in un'aridità spirituale che devasta la mente e il cuore. Le anime non sono condotte a Gesù ma esattamente percorrono il cammino opposto, verso il baratro eterno. Che dramma! Questa è la vera tragedia! Apriamo gli occhi finchè c'è tempo...
p.Elia   

Affidare le parrocchie rimaste senza prete ai laici, ed eventualmente, esplorare la possibilità di ordinare degli uomini sposati per amministrare i sacramenti, i cosiddetti “viri probati”. Così il cardinale di Monaco di Baviera, Reinhard Marx, membro del C9, il Comitato di porporati da tutto il mondo incaricato di studiare la riforma della Curia e della Chiesa, si è espresso parlando davanti ai 180 membri del consiglio diocesano di Monaco, il più grande organismo laico della diocesi.

Monaco, quest’anno, ha visto l’ingresso di un solo nuovo candidato al sacerdozio: quella che era una riserva di fede cattolica, e di ministri, si sta estinguendo. Altri Paesi e città una volta ricchi di tradizione e fede cattolica stanno seguendo la stessa strada: pensiamo al Belgio, o alla Francia. A Bruxelles come sappiamo è in cantiere un piano di accorpamento delle parrocchie, che, fra l’altro, ha già causato danni pastorali rilevanti, con la partenza della comunità monastica di Gerusalemme. Ma il 63nne porporato consigliere del Pontefice non sembra voler percorrere la stessa strada.
La sua idea è che le parrocchie, anche in assenza di un sacerdote fisso, possono essere affidate ai fedeli laici, sia impiegati a tempo pieno, che volontari. E a partire dall’autunno l’arcidiocesi vuole introdurre in essere un progetto pilota, che apra la strada, nelle intenzioni dei promotori, a nuove forme di conduzione e guida parrocchiale. L’accorpamento delle parrocchie in entità più grandi non è la strada giusta, secondo Marx.
«Stiamo sperimentando un grande sconvolgimento nella Chiesa in questo momento», ha detto all’assemblea plenaria Marx, ricordando che il Concilio Vaticano II ha parlato di «un sacerdozio di tutti i fedeli», e aggiungendo che in questo campo non è stato fatto ancora tutto quello che era possibile; e che anche il Codice di Diritto Canonico prevedeva delle facoltà in questo senso. «La Chiesa locale è molto significativa. Sprecheremmo un numero altissimo di opportunità se dovessimo abbandonare le nostre radici territoriali. E’ un problema di restare visibili localmente».

Bisogna sapere che...

Riprendo un articolo di Maurizio Blondet (maurizioblondet.it). Chissà che qualcuno (e non mi sto riferendo ai professionisti della stupidità di oggi, ammaliati dalle sirene del mondo, ma a  coloro che intendono vestire i panni di difensori della cattolicità pur ostinandosi a considerare come bene sommo il Concilio Vaticano II che è stato una vera e propria disgrazia per la Chiesa) apra gli occhi e agisca di conseguenza...
p.Elia

Un amico mio omonimo scrive: “Gregory Baum, sacerdote che oggi ha 93 anni e si è spretato, in occasione del suo ultimo libro pochi mesi fa, ha rivelato di essere omosessuale da quando aveva quarant’anni, cioè dal 1964.
[...] Ebbene, Baum fu l’estensore della prima parte del documento conciliare Nostra Aetate, da cui parte la Nuova Rivelazione quella per cui gli ebrei non sono tenuti a convertirsi, perché, tanto, i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili [nonostante tutti i passi dell’Antico Testamento che dicono a chiare lettere il contrario] ed Israele è il popolo di Dio [checché ne dica tutto il Nuovo Testamento ed in particolare S. Paolo sul fatto che la Chiesa è il Nuovo Israele, prefigurato anche dai Profeti del Vecchio Testamento].
Inoltre Baum fu quello che indusse la Chiesa canadese a rifiutare la Humanae Vitae ed è stato un sostenitore del matrimonio omosessuale.
[...]”

Baum fu un “peritus”, ossia un esperto: di quelli che veramente fabbricavano i documenti nelle commissioni a nome dei loro vescovi, i quali quasi sempre non sapevano né capivano le questioni e nemmeno le manipolazioni, avendo fiducia in quei loro “periti” teologi che si erano portati dai vari paesi.

Gli ultimi tempi

Danilo Quinto sul suo blog daniloquinto.tumblr.com centra la questione: in questi tempi di crisi profonda della chiesa è a Maria Santissima che dobbiamo rivolgerci, incessantemente. Aggrapparci al Suo manto, perchè sarà Lei a vincere il demonio. Ave Maria!
p.Elia

Siamo negli ultimi tempi ed ha ragione chi dice che si parla di più di Martin Lutero e dei 500 anni della cosiddetta Riforma, che delle apparizioni della Santa Vergine a Fatima, di cui ricorrono i 100 anni. Conforta, allora, riandare a leggere testi fondamentali della spiritualità cristiana, come questo che vi propongo.

Nella sua opera principale, Trattato della vera devozione alla Santa Vergine, scritta nel 1712, San Luigi Maria Grignion de Montfort scrive: «Prevedo molte belve arrabbiate, che arriveranno con furia per strappare con i loro denti diabolici questo piccolo scritto e colui del quale lo Spirito Santo si è servito per scriverlo, o almeno per avvolgerlo nelle tenebre e nel silenzio di un baule, affinché non venga Lui conosciuto; costoro anzi attaccheranno e perseguiteranno quelli e quelle che lo leggeranno e cercheranno di metterlo in pratica».

Ad un certo punto dell’opera, che rimase nascosta per 130 anni, Monfort tratta così il tema degli Apostoli degli ultimi tempi: «Maria deve risplendere più che mai in questi ultimi tempi per misericordia, efficacia e grazia.

Quando sono debole, è allora che sono forte.

Di questi tempi risulta assai difficile stare al passo con tutto ciò che accade nella (neo)chiesa nata nel 1962: gli scandali si susseguono l'uno dopo l'altro con una impressionante rapidità; risulta ormai chiara la devastazione della cattolicità a tutti i livelli: ciò che nei primi anni si compiva con sotterfugi e nel nascondimento, ora lo si realizza tranquillamente alla luce del sole. 
Clero corrotto e spudorato, fedeli che, seguendolo, hanno completamente perso la fede e azzerato il cervello. Benvenuti nella chiesa conciliare.

Si accetta il male. Si condivide il male. Si pretende persino di poter peccare: si legalizza il male.
Il veleno demoniaco ha infettato l'aria; lo si respira in ogni dove, corrompendo il cuore di tanti stolti o sventurati.

Dove sono i veri sacerdoti di Gesù Cristo? Dove sono i veri fedeli cattolici? Non è rimasto che un piccolo gregge che si aggrappa ai pochissimi Pastori che rimangono fedeli alla Verità, benchè immersi in mille tribolazioni. 

Forse che la tristezza e la desolazione prendano dunque il sopravvento? Per nulla! Quel piccolo gregge sa bene che il Signore non manca mai di dare ai suoi servi sinceri, perseguitati dal mondo perchè stretti a Lui, tutto ciò di cui han bisogno.

San Paolo ci ha lasciato queste parole, per non dimenticare: -Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». 
Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.- (2Corinzi 12,7-10)
p.Elia

Lo Stato costringe a fare il male.Serve un'Arca

Un articolo di Stefano Fontana su lanuovabq.it inquadra perfettamente la realtà. Stiamo sprofondando sempre più nel regno di satana. Maria vieni a salvarci!
p.Elia 

La definitiva approvazione in Francia della legge che punirà chi cercherà di distogliere le donne dall’aborto è un nuovo segno che la soglia del totalitarismo è stata superata. Questa soglia viene superata quando lo Stato non solo permette il male ma anche obbliga a farlo e considera reato fare il bene. Quando lo Stato non solo ammette per legge deviazioni dal diritto naturale ma le impone, obbligando ad un diritto innaturale o contro-naturale. Quando diventano non negoziabili i principi contrari a quelli non negoziabili.

Tutti vedono che questa soglia è stata superata ormai in molti casi. Lo era stata, per esempio, quando la Corte suprema americana aveva obbligato tutti gli Stati federati a contemplare per legge il matrimonio tra persone omosessuali. Lo era stata quando il Parlamento francese aveva approvato la legge Taubira sul “matrimonio per tutti” senza concedere l’obiezione di coscienza ai sindaci. Lo abbiamo anche visto quando in Italia è stata approvata la legge Cirinnà sulle unioni civili. Da quel momento, infatti, qualsiasi politica familiare sarebbe andata anche a vantaggio delle unioni civili. Nessuna amministrazione pubblica, da allora, può esimersi dal fare il male: tutte vi erano obbligate. Lo è stata, di recente in Italia, quando l’Ospedale San Camillo di Roma ha indetto un concorso per soli medici abortisti e quando una Asl di Treviso ha indetto un concorso per due posti di biologo che non facciano obiezione alla fecondazione artificiale.

I Francescani dell’Immacolata in attesa di nuovi colpi…

Continua la persecuzione ai Francescani dell'Immacolata. Leggo sul blog allchristian.it il seguente aggiornamento. Dopo aver appreso la notizia secondo la quale è stata resa più severa - tramite un decreto papale -  la clausura a padre Manelli, cofondatore dell'Istituto dei FI,  ecco cosa sta accadendo ai frati e alle suore FI. Vediamo il vero volto della chiesa conciliare, altro che misericordia!
p.Elia   
 
Girano voci che a breve i Commissari pontifici dei Frati Francescani dell’Immacolata consegneranno ai Frati il testo provvisorio delle nuove Costituzioni, che saranno successivamente portate in Capitolo (a settembre?) per la discussione e approvazione da parte dei Frati e per consegnarle poi alla Congregazione dei Religiosi per l’approvazione ecclesiastica.

Sembrerebbe che l’Istituto stia seguendo un percorso ordinario e sereno. Così si vuol far credere e pare che i Commissari stessi se ne vogliano autoconvincere.

Tutt’altra, sembra, sia la realtà di confusione, smarrimento e sofferenza tra i Frati, ormai irrimediabilmente divisi dal Commissariamento, che, senza ombra di dubbio, ha creato (volontariamente?) questo gap, come ha fatto in molti altri casi della storia degli Ordini religiosi (vedi il caso dei Paolini, qualche decennio fa). Sarà perché l’istituto del Commissariamento, dal punto di vista canonico, è molto inconsistente e, quindi, potrebbe diventare uno strumento incontrollabile in mano alle autorità superiori? Lasciamo agli esperti le disquisizioni giuridiche.

Stando ai mass media, tra i frati non correrebbe buon sangue (e questo, se fosse vero, non sarebbe edificante). Probabilmente, però, c’è chi se ne approfitta, come sembra facciano i Commissari, per portare l’acqua al loro mulino. Insomma, userebbero le divisioni tra i frati per stravolgere il loro Carisma, troppo tradizionale, troppo ancorato alla dottrina cattolica, all’ascesi, alla penitenza (cose tutte vissute con grande serenità e letizia francescana, come possono attestare tutti coloro che hanno conosciuto i Frati).