Putin e il mondo alla rovescia

Viviamo giorni terribili: non solo per quanto riguarda la distruzione economica degli italiani, delle loro famiglie e della loro produttività; non solo per quanto riguarda il disastro di ciò che rimane della fallimentare Repubblica Italiana fondata sulla mancanza di lavoro, sulla partitocrazia e sulla corruzione; quanto anzitutto dal punto di vista morale, della morale collettiva nazionale e internazionale.

Non può più sfuggire a nessuno ormai il fatto che da anni – ma negli ultimi mesi con un crescendo impressionante – sta progressivamente imponendosi, anche negli ambienti dove meno questo dovrebbe accadere, una cultura “gay-friendly” per usare un eufemismo ormai fuori luogo, in quanto trattasi di vero e proprio totalitarismo omosessualista. Ovunque, in ogni parte dell’Occidente, ormai, il salto di qualità è devastante: i giorni in cui ci scandalizzavamo del “gay-pride” sono lontani: oggi gli omosessualisti hanno raggiunto ben altri obbiettivi, con i loro “innocui” gay-pride, “giustificati” anche in ambienti cattolici e di destra come ragazzate pittoresche, con le quali intanto hanno ottenuto quasi ovunque i “diritti civili” del “matrimonio” con relativo affidamento di bambini. Non basta: chi protesta è picchiato dalla polizia o perseguito legalmente all’estero, e anche in Italia come sappiamo il progetto è quello della persecuzione legale istituzionalizzata. 
Quella che un tempo era la Cristianità occidentale, Paese dopo Paese, sta cadendo nella follia della sovversione legalizzata dell’ordine naturale, nel rinnegamento della famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna, l’unico prolifico e l’unico legittimo matrimonio, nell’adulazione del politicamente corretto che ci sta portando a ciò che mai e poi mai, in nessun luogo e in nessun tempo, era avvenuto. Verrebbe da dire: eccetto Sodoma e Gomorra, che rimasero vittime eterne per l’appunto del loro imperdonabile peccato contro natura. Ma non è neanche vero: i sodomiti e i gomorriti, infatti, praticavano quel peccato… ma non vantavano diritti. Né chiedevano bambini in adozione. Inoltre, non erano figli di una civiltà cristiana precedente. E, ancora, non avevano tutto il mondo della cultura, dei media, dello spettacolo, del web, dello sport ecc. dalla loro parte come un martellamento incessante operato su ogni creatura di Dio.

Pertanto, quanto sta avvenendo oggi è di gran lunga peggiore di quanto avveniva nelle due città prima della loro distruzione divina tramite il fuoco purificatore.

I governanti dell’Occidente, accecati dell’ideologia o accecati dalla ignavia o dalla distrazione dei propri tornaconti personali, si stanno rendendo complici della devastazione morale che ci attende e ancor più attende i nostri figli, se la rotta non viene cambiata in tempo. Chi lo fa (o lo ha fatto) per ideologia è facilmente riconoscibile, che si chiami Obama, Hollande, Kirchner, Zapatero, Cameron, ecc. Chi lo fa per non andare contro corrente e non intralciare i propri interessi sta soprattutto in Italia e in alcuni altri Paesi. E, come sappiamo, non è più questione di “destra” “centro” e “sinistra”, che ormai sono identici o quasi: non dimentichiamo quanti amministratori del centro-destra, a partire da Roma, hanno finanziato i gay-village et similia.

Ora, perfino cardinali, ecclesiastici e teologi cialtroni e traditori con incarichi di rilievo avallano pubblicamente i “diritti civili” (senza dire però quali sarebbero questi diritti, ovviamente) degli omosessuali, dando così ancor più certezza su quello che ormai tutti sanno, ovvero sull’esistenza di una lobby omosessualista interna alla Chiesa stessa. E perfino uomini leader di riferimento di associazioni o riviste o agenzie un tempo cattoliche tradizionali ormai, proni all’interesse personale, si vendono astutamente ai “segni dei tempi” pur di non perdere quel poco di lenticchie che hanno conquistato con una vita di inchini ideologici (e spesso non solo) al ceto dominante di turno.

In questa catastrofe generale, un cattolico onesto e fedele dovrebbe essere terrorizzato. Ma ciò non deve accadere, mai. Anzitutto, perché il cattolico onesto e fedele sa di chi sarà la vittoria finale: egli conosce la Bibbia, e conosce la storia di Sodoma e Gomorra. L’unica cosa cui deve stare attento è di fuggire dalle due città senza voltarsi mai indietro…

Ma, al di là di questo ottimismo metafisico insito in ogni cattolico vero, dinanzi ai giorni precedenti l’intervento divino, quando tutto sembra umanamente perduto, può capitare di sentirsi veramente affranti, di cadere in un pessimismo attuale, soprattutto per le anime più sensibili, meno volgari e meno supine all’idiozia generalista e massificatrice di questa società e al buonismo spicciolo giustificatore di ogni male. Eppure, sebbene comprensibile, occorre non dimenticarsi mai che Dio non abbandona le sue pecore. E quando gli invitati disertano il banchetto, Egli manda a chiamare «poveri, storpi, ciechi e zoppi» (Lc., 14,21), che saranno accolti al posto di coloro che hanno tradito.

Da anni ormai, per chi sa vedere, sta accadendo qualcosa di incredibile, che conferma il rovesciamento della storia e della società. Mentre tutto l’Occidente una volta cristiano sta sul punto di spezzare ogni ultimo rimasuglio di radice con il proprio meraviglioso passato, mentre il tradimento a Dio e alla civiltà dei padri sembra consumarsi a ogni livello, perfino in vari ambienti della Chiesa stessa, accade qualcosa di inconcepibile, specie per chi non è più giovane e ricorda bene gli anni antecedenti il 1989. Accade che il Presidente della Russia, Vladimir Putin, pone il blocco delle adozioni di bambini russi in Francia, affinché, vittime della sovversione totalitaria di Hollande, questi non finiscano in mano a coppie omosessuali; pone il divieto del gay-pride, mentre i nostri politici di destra fanno a gara per apparire gay-friendly, usa parole di fuoco contro la decadenza morale occidentale.

Si badi bene, tengo a specificarlo. Io non mi illudo affatto su Putin. Viene dal KGB e la sua storia, il suo sguardo, i suoi metodi, la dicono lunga sul suo animo. Per non parlare della fine destinata ai suoi oppositori, giornalisti o magnati che siano. Io appartengo a quella genia che non si fida e si fiderà mai ciecamente di un comunista, ex quanto si voglia; a quella genia che non dimentica gli orrori del materialismo comunista a causa della decadenza e inciviltà dell’Occidente traditore (attirandomi per questo da decenni non poche rampogne di tanti esponenti della destra terzomondista e più anticapitalista e antioccidentalista), dove molto fa schifo, certo, ma c’è la possibilità – ancora – di dirselo liberamente e, almeno fino a oggi, con lo stomaco pieno e i libri in casa (anche se ormai sappiamo bene che anche questo “privilegio” ha le ore contate); sarò sempre, fino alla fine, dalla parte del realismo un po’ contadino di don Camillo piuttosto che dalla parte dell’idealismo pseudo aristocratico di tanti pseudo intellettuali pseudo cavalcatori di tigri pseudo ribelli all’Occidente con i soldi dell’Occidente o – peggio – con quelli di coloro che l’Occidente – cioè tutti noi – lo vogliono massacrare. A loro volta finanziati dall’Occidente traditore.

Detto questo, però, occorre essere realisti, come don Camillo insegna. Non solo Putin in questo momento è l’unico governante al mondo che si oppone all’omosessualismo e alle sue folli pretese, ma anche all’invasione mondialista in corso, all’islamizzazione della propria terra, come al trionfo incontrastato del grande fratello sinarchico.

Putin, uomo del KGB, nato e cresciuto sovietico, oggi è l’unico politico al mondo a difendere la famiglia naturale e i bambini dall’adozione da parte di coppie omosessuali. Lo fa per interesse nazionalista? Lo fa perché ha capito che questo vuole il suo popolo, il quale, pur imbarbarito da settant’anni di orrore comunista, non ha però perduto la sua naturale selvatichezza che lo porta al rispetto di tutto ciò che è naturale in sé? Lo fa perché “sente” un senso di giustizia interiore? Non lo sappiamo, e in fondo poco importa.

Domani Putin cambierà e tradirà o farà qualcosa di terribile? Chi scrive non ne sarebbe meravigliato affatto. È invece meravigliato oggi, è meravigliato già da anni. Pertanto sono pronto al peggio, ma finché il peggio non arriva non posso far altro che riconoscere che – rebus sic stantibus – a Washington c’è Obama e il suo devastante Obamacare oggi peraltro imposto a tutta la Nazione dalla Corte Suprema e la sua orrida politica contro natura e contro la vita nascente, mentre a Mosca c’è Putin, che difende la famiglia naturale e cristiana. In Francia, Gran Bretagna, Scandinavia, Spagna, e anche in Italia, si vuole distruggere la civiltà. In Russia, pur in una devastante corruzione politica e civile, si vuole difendere l’ordine naturale e cristiano. Così come in Ungheria e si spera anche in Polonia, tutti Paesi del blocco un tempo comunista.

Sarà forse un caso che la NATO sta portando la guerra in Europa circondando la Russia di armi di invasione e distruzione di massa?

I complottasti di professione dicono che anche Putin è arruolato nell’esercito sterminato della sinarchia mondiale e recita la parte che gli è stata affidata. Mah… Che dire? Io non lo so e forse non è neanche così importante saperlo. Nel mondo globale dell’immagine, ciò che conta è ciò che passa a miliardi di persone. E ciò che passa è che esiste un leader in Russia che ha il coraggio di opporsi alla Rivoluzione gnostica, libertaria ed egualitaria. Questo è il messaggio che passa e non è poco, visti i tempi. Il resto, lo sa Dio… Tanto, prove inconfutabili non ve ne sono, né in un senso né nell’altro. Tanto, tutti siamo solo strumenti di qualcosa (o di Qualcuno).

Di Qualcuno, appunto, non dimentichiamolo quando ragioniamo di ideologie e complotti vari: il Signore della storia ride dei complotti umani e dei piani di sovversione e tutto tornerà alla Sua gloria eterna. Perfino l’uomo di Washington, burattino del male in terra, lavora per questo, l’illuso. Poveri idioti, lui e i suoi capi e mandanti.

Riferimenti a Fatima, per chi se ne intende di queste cose? Non voglio entrare in questo campo, molte sciocchezze sono state dette da decenni a riguardo e vengono ancora dette. Ma, anche qui, occorre riconoscere che la Russia sta svolgendo un ruolo, come lo ha svolto in tutto il XX secolo. Solo che ora le parti sono rovesciate.

La Rivoluzione della sovversione mondialista vuole la distruzione dello Stato nazionale: chi si oppone a questo progetto è la Russia; vuole la distruzione dell’economia mondiale tramite l’euro: chi si oppone è la Russia; vuole la distruzione della famiglia e dell’ordine naturale nel mondo: chi si oppone è la Russia.

La verità è che oggi, mentre la Russia non è più quella del 1917, la Francia, sotto sotto, è sempre la Francia del 1789 e del 1793, con la sua ghigliottina, il suo odio, il suo terrore, la sua follia, con il Robespierre di turno. E gli USA, di contro, sono peggio di tutto quello che sono mai stati nel passato. Del resto, come la Gran Bretagna, come la Germania. E come l’Italia…

Oggi è così, domani si vedrà, ma oggi è così. Per il resto, se pensiamo a casa nostra (come Italia e come Occidente), ripiombiamo nella desolazione di Sodoma e Gomorra, apparentemente senza speranza. Ma il vero cristiano sa bene che c’è sempre una speranza. E, a volte, specie dopo il tradimento degli invitati, può arrivare da dove meno te l’aspetti: dai «poveri, storpi, ciechi e zoppi». E speriamo, a proposito di Fatima, che non manchi molto. Il tempo corre precipitevolissimevolmente.
 
MASSIMO VIGLIONE (riscossacristiana.it)